La perdita di mia madre nel terremoto fu un dolore terribile ma era stata causata da una calamità naturale.
La prigionia e la morte di mio fratello sono rimaste il mio tormento intimo, perché non sarebbero accadute se non fosse stato per me.
Perciò di Romolo non ho quasi mai parlato.
È un genere di dolore difficile da comunicare.
Darina Silone Le ultime ore di Ignazio Silone in Severina.
Romolo Tranquilli
Fratello minore di Silone, Romolo Tranquilli nasce a Pescina il 13 giugno 1904. Sopravvissuto al terremoto dopo essere rimasto vari giorni sotto le macerie della loro casa, trascorre l’adolescenza in vari istituti senza concludere regolarmente gli studi. Esercita in seguito, in modo saltuario, il mestiere di tipografo.
Il 13 aprile 1928 viene arrestato a Brumate, vicino Como, dove si trova per incontrare Luigi Longo che doveva fornirlo di documenti per raggiungere la Svizzera.
L’accusa è di attentato al re, avvenuto alla Fiera internazionale di Milano (12 aprile 1928). Non viene eseguita la condanna a morte grazie alla mobilitazione internazionale promossa da Silone in suo favore.
È condannato invece a 12 anni di carcere da scontare nel penitenziario di Procida per essersi dichiarato comunista durante il processo.
Muore a Procida il 27 ottobre 1932.
Berlino 25 aprile
Carissimo fratello, mai come ora ho sentito così fortemente i vincoli della fraternità che
ci legano! Io vivo, ora per ora, tutta la grande bugia nella quale il caso ti ha gettato; io spero con te, ora per ora, soffro con te, resisto con te.
Ciò che vorrei dirti in questo momento te lo immagini e colle condizioni attuali esso è indicibile.
Ma io ti assicuro che tutto sarà fatto perché la verità sulla tua innocenza finisca col trionfare. Nell’attesa sii forte e paziente.
Ti abbraccio e ti bacio con grande affetto.
tuo fratello
Secondino Tranquilli.
4
1) Romolo Tranquilli all’età di 17 anni.
Archivio Romolo Tranquilli fu Pomponio, Pescina.
2) Alcune conclusioni di un’inchiesta sull’attentato di Milano condotta dal Comitato di difesa delle vittime del fascismo e del terrore bianco, presieduto da Henri Barbusse, con appello agli uomini liberi, agli intellettuali ed ai lavoratori di tutti i paesi perché elevino la loro protesta contro il trattamento che il fascismo riserva ai prigionieri politici. Parigi, 1928
Archivio Romolo Tranquilli fu Pomponio, Pescina.
3) La nonna materna, Maria Vincenza Del Grosso, chiede al re la grazia per il nipote
Romolo. Pescina, 2 febbraio 1929
Archivio Romolo Tranquilli fu Pomponio, Pescina.
4) Silone al fratello Romolo. Berlino, 25 aprile 1929
Archivio Romolo Tranquilli fu Pomponio, Pescina.
5) Romolo Tranquilli al cugino Pomponio Tranquilli. Ultima lettera di Romolo gravemente malato, scritta da un compagno di cella. Procida, 10 ottobre 1932
Archivio Romolo Tranquilli fu Pomponio, Pescina.
6) Pomponio Tranquilli a Silone. Gli comunica la morte di Romolo avvenuta il 27
ottobre. (Pescina), 2 novembre 1932
Archivio Romolo Tranquilli fu Pomponio, Pescina.
7) Vincenzo Ferrara a Pomponio Tranquilli. Lo informa di aver ricevuto la croce di ferro e di averla posta sulla tomba di Romolo e gli invia la fotografia.
Procida, 21 novembre 1932
Archivio Romolo Tranquilli fu Pomponio, Pescina.
8) Silone a Pomponio Tranquilli. Aveva pensato di tornare a Pescina con le ceneri di Romoletto, ma ora che non è più possibile perché i suoi resti sono stati messi nella fossa comune, rimarrà a Roma a lavorare: la migliore medicina contro la tristezza.
Roma, 20 gennaio 1945
Archivio Romolo Tranquilli fu Pomponio, Pescina.
9) Pomponio Tranquilli cugino di Silone.
Archivio Romolo Tranquilli fu Pomponio, Pescina.