Le Nuove Edizioni Capolago
con chiare reminiscenze risorgimentali (Nel 1844 un gruppo di esuli italiani diede vita a Capolago, comune svizzero del Canton Ticino, alle Edizioni di Capolago che stampò numerose pubblicazioni di propaganda patriottica e nazionale che venivano poi introdotte clandestinamente nel Lombardo-Veneto e diffuse in tutta Italia) si propone di stampare opere di scrittori italiani in esilio, lavori inediti di giovani scrittori, traduzioni di opere di scrittori stranieri vietati in Italia dal fascismo e libri scolastici per le scuole degli emigranti italiani all’estero. Per i tipi delle NEC vedono la luce Pane e vino nel 1937 e Il seme sotto la neve nel 1942.
La casa editrice stampa sedici titoli, tra i quali, oltre ai due di Silone, l’opera teatrale Angelica di Leo Ferrero, dello stesso autore anche i frammenti poetici de La catena degli anni e le prose Meditazioni d’Italia.
Nella saggistica di notevole rilievo il Mussolini diplomatico di Gaetano Salvemini in prima edizione italiana; I costruttori dell’Europa moderna di Carlo Sforza e Il battaglione Garibaldi di Randolfo Pacciardi. Con le NEC si pubblicano anche due libri di Gina Lombroso: il romanzo Lo sboccio di una vita e Le tragedie del progresso, mentre del marito Guglielmo Ferrero il romanzo storico Liberazione.
Le Nuove edizioni di Capolago costituirono, a partire dal 1936, una delle poche iniziative intese ad impegnare in un lavoro culturale comune le poche forze dell’antifascismo democratico italiano dislocate nei vari cantoni della Svizzera, altrimenti suddivise nei compartimenti stagni delle tendenze. (In ordine di proporzione numerica queste po evano essere così elencate: socialisti, comunisti, anarchici, repubblicani.)
Il progetto delle edizioni nacque all’inizio del 1936, a Ginevra, nel corso di una conversazione in casa di Ferrero tra la signora Gina Lombroso, Egidio Reale e chi scrive, partendo dalla comune deplorazione dell’anomalia per cui, dei nostri libri che in quegli anni uscivano in lingue estere mancava un’edizione originale in qualche modo accessibile ai lettori italiani.
(A nostro scorno dev’essere ricordato che, tra le principali emigrazioni politiche di quell’epoca, l’italiana era la sola che non disponesse di una seria casa editrice.) Fu nostro intento iniziare, pertanto, di colmare tale lacuna, creando un centro editoriale indipendente dai partiti che pubblicasse i libri degli scrittori italiani all’estero, ed eventualmente altri libri di italiani e stranieri proibiti dalla censura fascista, al fine di diffonderli tanto nell’emigrazione che in Italia. Nella denominazione Nuove edizioni di Capolago proposta da Egidio Reale, era esplicita la reminiscenza risorgimentale mazziniana.
I. Silone, Le Nuove Edizioni di Capolago e gli anni di guerra
1) Silone con Egidio Reale, ambasciatore italiano in Svizzera. Zurigo fine anni Quaranta sec. XX.
Archivio Silone, Centro Studi I. Silone, Pescina.
2) Egidio Reale a Silone
Sull’iniziativa editoriale che deve restare indipendente da ogni partito e da ogni tendenza politica. Gli chiede un incontro a Ginevra o a Berna; espone le modalità della costituzione della società in base alle normative svizzere; gli propone un programma dei libri da pubblicare fra i quali: il saggio sul fascismo di Salvemini, gli scritti di De Bosis con lo studio introduttivo di Chiaromonte e Pane e vino.
Château d’Oex, 20 aprile 1936
Archivio Silone, Centro Studi I. Silone, Pescina.
3) Pane e vino, Nuove Edizioni di Capolago, Lugano 1937.
Archivio Silone, Centro Studi I. Silone, Pescina.
4) Gina Lombroso Ferrero a (Silone)
Sulla vendita delle Nuove Edizioni di Capolago e sulla ristampa di “SCRITTI e SCRITTORI” di Capolago, insieme ad altre opere. Gli chiede se può interessare Nicola Chiaromonte per una biografia di De Bosis, proposta in passato dallo stesso Silone.
(Ginevra), 2 settembre 1943
Archivio Silone, Centro Studi I. Silone, Pescina.
5) Saggio di Silone Le Nuove edizioni di Capolago e gli anni di guerra, nel volume Egidio Reale e il suo tempo, Edizioni Quaderni del ponte, La nuova Italia, Firenze 1961.
Archivio Silone, Centro Studi I. Silone, Pescina.