Affrontare i rischi di un regime di occupazione militare nazista non era di certo una
prospettiva allegra; ma, assieme ad una popolazione coraggiosa, alla quale ormai ci
univano tanti legami di riconoscenza e di affetti, ci sembrava doveroso.


Là in fondo, a destra dello Schwarzhorn, di quel pinnacolo là, trovi persino un ghiacciaio
Tu vedi quasi da per tutto il limite della vegetazione arborea, è segnata in modo netto e visibile, gli abeti cessano, e così tutto cessa, è finita, rocce, come puoi osservare. Là in fondo, a destra dello Schwarzhorn, di quel pinnacolo là, trovi persino un ghiacciaio, […]
Non è grande, ma è pur sempre un ghiacciaio come si deve, il ghiacciaio di Scaletta. Anche il Piz Michel e il Tinzenhorn nell’intervallo, di qui li puoi vedere, sono sempre coperti di neve, tutto l’anno.
Joachim a Castorp in La montagna incantata di Thomas Mann

In Svizzera io sono diventato uno scrittore; ma, quello che più vale, sono diventato un uomo.
Non solo la mia concezione della società si è schiarita e il mio pensiero politico si è staccato dall’incubo del bolscevismo, e nella visione quotidiana di un popolo libero democratico e pacifico ho scoperto una possibilità di umana coesistenza di cui prima negavo la possibilità; ma, quello che più vale, lo stesso significato dell’esistenza dell’uomo sulla terra, lo stesso significato del reale ha riacquistato in me il senso cristiano e divino che avevo già avuto nella prima adolescenza e che poi avevo smarrito. […]
Di questa mia ri-nascita e risurrezione, (dell’uomo finito ch’ero nel 1930 arrivando in Svizzera, a quello che sono e mi sento ora), io sono in grandissima parte debitore alla Svizzera. Il mio debito morale verso questo paese (verso i suoi grandi educatori del passato presso i quali sono tornato a scuola e verso le centinaia e migliaia di amici che qui ho conosciuto) è così grande ch’io dispero di poterlo mai restituire. È uno di quei debiti cui solo può far riscontro una gratitudine,
una nostalgia, un’amore di tutta la vita.
Memoriale dal carcere svizzero
1) Uno scorcio di Zurigo dalla terrazza panoramica dell’Università di Zurigo.
Tratta dal sito web www.inesplorazione.sciretti.it
2) Davos, cartolina, 2008. In questa Silone trascorre, per ragioni legate al suo stato di salute, fraquenti soggiorni.
Archivio Silone, Centro Studi I. Silone, Pescina.
3) Un’analisi di Silone sulla Svizzera rinchiusa tra svastica e fascio.
Tratta da La voce onsernonese, bimestrale anno XX, giugno 1991.